IMPEGNO PER ALBA

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10 novembre 2009

Un piano per lasciare l’auto a casa

Alle Commissioni bilancio e ambiente del Comune è stato presentato, il 6 novembre, un piano di riorganizzazione dei trasporti urbani elaborato dall’associazione Impegno per Alba, il gruppo che in piazza Duomo è rappresentato dall’assessore Olindo Cervella e dal consigliere Luca Magliano. Ecco i punti focali del progetto, che in buona parte accoglie le indicazioni di Clemente Falcone, il quale lavora nel trasporto pubblico albese.

L’attualità e i contributi 
pubblici

Alba e i Comuni limitrofi sono serviti da tre linee di autobus urbani appaltate alla ditta Fogliati. La percorrenza annua è di circa 440 mila chilometri, con 600 mila passeggeri trasportati. Altre linee interurbane – gestite dalle ditte Ati, GelosoGiachino, Gtt – attraversano la stessa area. Le decisioni sul trasporto urbano albese sono di competenza regionale, perché il territorio servito ha più di 30 mila abitanti. Alla ditta Fogliati la Regione e il Comune versano 1,5 euro per chilometro percorso. Il gestore trattiene anche i proventi di biglietti e abbonamenti pagati dai passeggeri.

Il contributo annuo regionale per il trasporto urbano albese è di 669 mila euro, quello comunale è di 165 mila. La Regione si fa pure carico del 60 per cento del costo di acquisto e di sostituzione degli autobus; il restante 40 lo paga il gestore.

Perché bisogna migliorare

La precedente Amministrazione comunale – con un proprio piano triennale – intendeva sdoppiare la linea Ricca-Racca per estendere il servizio alla zona industriale e a corso Asti. Istituiva così una quarta linea urbana, con un percorso di circa 90 mila chilometri annui. Il supplemento di spesa stimato a carico della Regione era di 135 mila euro l’anno. I dati di percorrenza, trasporto passeggeri e costi pubblici che citiamo sono ricavati da quel piano.

La proposta odierna favorisce la copertura del centro storico cittadino e ottimizza il sistema, poiché un servizio pubblico non efficiente nel suo complesso costringe il potenziale utente all’uso del mezzo privato. Le sovrapposizioni di linea, le scoperture di zone e la scomodità di orario degli autobus aggiungono all’elevato costo pubblico del servizio le spese per l’automobile privata, l’intasamento del traffico e l’inquinamento atmosferico.

Le proposte del nuovo piano

Vediamo le varianti proposte. I percorsi attuali degli autobus pubblici si sovrappongono tutti davanti alla stazione ferroviaria, ma lasciano scoperta metà del centro storico albese. Il nuovo piano prevede la deviazione verso la circonvallazione di corso Coppino e via Nino Bixio della linea 1 “blu”, Ricca-Racca.

La linea 2 “rossa” – che ora va da Alba, piazza Garibaldi, a Gallo Grinzane e ritorno – farebbe capolinea nel piazzale del cimitero. L’anello albese passerebbe da via Cillario, via Ognissanti e via Vivaro per un verso, nell’altro verso coprirebbe piazza Savona e via Rorine, anziché corso Europa.

Resterebbe invariata la linea 3 “gialla”, San Cassiano- Monticello.

I risparmi e i 
vantaggi

Il costo addizionale del nuovo piano è di 22.500 euro l’anno, appena il 16 per cento della maggior spesa prevista nel precedente piano triennale. Secondo il consigliere Luca Magliano: «Per agevolare ancora meglio gli utenti, per evitare ore di attesa e ampliare la copertura del servizio pubblico, bisognerà armonizzare gli orari e le tratte urbane ed extraurbane dei diversi gestori.

Sarà anche opportuno adottare il “biglietto unico” per consentire all’utente l’uso indifferenziato dei mezzi pubblici che percorrono l’albese.

Attuare quest’ultima possibilità tocca però alla Regione».

Gazzetta d'Alba - 
Giacomo Battaglino