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25 febbraio 2013

Alba Football School? «Proposta pulita e a costo zero»

QUATTRO GRANDI SPONSOR DIETRO AL PROGETTO COMUNALE

ALBA
– Dopo le difficoltà incontrate per il cambio di timone al Centro sportivo Europa, una situazione per alcuni versi analoga sembra proporsi a proposito del progetto “Alba Football School”. Da un lato l’Amministrazione si trova nella scomoda situazione di dover fare nozze con i fichi secchi, dall’altra ci sono molte famiglie che non vorrebbero rinunciare al modello della tradizione sportiva oratoriale.

Alba Football School è un progetto, relativo al solo gioco del calcio, che ha per fine quello di organizzare la pratica giovanile secondo criteri di sostenibilità economica e razionalità logistica. Per farlo, analogamente a quanto già avvenuto per il Centro sportivo Europa, il Comune coinvolgerebbe quattro sponsor (Ferrero, Egea, Banca d’Alba e Mondo) per creare un “polo del calcio giovanile” con sede in tre/quattro impianti del Comune. Un progetto che ha già messo in allarme un folto gruppo di genitori, palesemente scettici di fronte alla prospettiva di avere a che fare (come spiegato in una lettera pubblicata sullo scorso numero del “Corriere”) con “un regime troppo schematico che potrebbe privare i bambini della gioia di giocare con gli amici”.

Altra vittima designata del progetto, per queste famiglie, sarebbe il concetto di territorialità collegato dalla dimensione “oratorio e quartiere”. C’è scetticismo, infine, anche a proposito dell’ideazione e della gestione del progetto che, se confermati gli incarichi, vedrebbero un’Alba Football School con la testa a Torino.

«Per quanto riguarda i professionisti incaricati dello studio del progetto – replica l’assessore allo Sport Olindo Cervella – a nostro avviso è importante partire con piede giusto per un progetto importante. E quindi è stato corretto affidare ad esperti la creazione sia delle bozze del progetto operativo che dello statuto dell’associazione che starebbe a monte del progetto. La spesa, complessivamente 13 mila euro, non è stata sostenuta dal Comune».

Cosa può dire a chi critica Alba Football School in quanto progetto troppo manageriale e impegnativo per ragazzi che, in fondo, vogliono più che altro giocare al pallone?

«Dico – sottolinea Cervella – che non bisogna avere paura di questo cambiamento. Che il nostro intendimento è pulito e onesto e non ha altro scopo se non quello di migliorare le cose. Certo, l’idea può legittimamente non piacere. Ma è solo una proposta, un suggerimento che nessuno sarà obbligato ad accettare o condividere».

Vantaggi e svantaggi di Alba Football School? «Personalmente – chiude Cervella – di svantaggi reali non ne vedo. I vantaggi sono tanti: razionalizzare l’attività di 10 società sportive che operano nel settore ad Alba, mettere insieme più ragazzi, dare loro la possibilità di raggiungere un livello tecnico più elevato, disporre di una didattica molto qualificata, migliorare la qualità degli impianti. E poi, a mio avviso, in questo modo verrebbe meno il fenomeno della “campagna acquisti” dei ragazzi che già esiste a livello degli esordienti. Detto questo, ripeto e concludo, la nostra è una proposta. Se ne arriveranno altre saranno ben accette».

Il Corriere - B. M.