IMPEGNO PER ALBA

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5 maggio 2019

Olindo Cervella racconta la sua visione di Alba e si sofferma sui temi acqua, compensi e sicurezza sociale

"Alba mi ha offerto opportunità, quando vi arrivai, a 11 anni, che era appena morto mio papà. Oggi voglio mettere la mia esperienza a servizio della città, affinché la società albese tutta abbia opportunità nuove"

- Olindo Cervella, manca meno di un mese alle elezioni. Qual è la sua visione di Alba?
Mesi fa quando la coalizione ha accettato la mia disponibilità, dissi che il mio intento era quello di mettermi a servizio della città. Alba mi ha offerto opportunità, quando vi arrivai, a 11 anni, che era appena morto mio papà. Oggi voglio mettere la mia esperienza a servizio della città, affinché la società albese tutta abbia opportunità nuove, impegnandomi affinché nessuna istanza resti inascoltata, affinché nessuno resti indietro. Mi permetta di citare il grande Alcide De Gasperi: “Solo se uniti, saremo forti”.
Ecco io credo che Alba meriti di essere proiettata nel futuro e verso relazioni sempre più internazionali, ma la sua società debba mantenersi unita, la coesione sociale vada protetta, come anche la dimensione di vivibilità che ha oggi, rinforzando tutte le iniziative che permetteranno a vecchi e nuovi albesi di conoscersi e tessere relazioni. Vorrei che Alba garantisse ai suoi cittadini una miglior sicurezza sociale. In che modo? Credo si debba progettare e investire per far sì che ognuno possa trovare ad Alba un luogo in cui essere sicuro di poter avere una casa, un lavoro, delle cure adeguate e una formazione scolastica qualificante. E un territorio che sappia reagire alle emergenze (ambientali, climatiche ed economiche). Ritengo infatti che un miglior benessere sociale sia la condizione base per garantire anche l’ordine pubblico.
Sono fermamente convinto che se una persona sente di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità e sviluppare i propri interessi, non è spinta a delinquere, se una persona sta bene nel luogo in cui vive cerca di proteggerlo, se ne prende cura. Investire in questo senso migliorerà la vita di tutti.
- Quindi, se sarà eletto sindaco, punterà su interventi tesi a garantire il benessere sociale diffuso…ma quali sono le sue prospettive?
Vorrei citare ancora De Gasperi, che per me è un modello importante, ma, non vorrei sembrare presuntuoso, quindi mi permetta di parafrasarlo: Il politico guarda alle prossime elezioni, l’amministratore alle generazioni future. Io mi sento un amministratore. Lo sono stato nel lavoro e nell’impegno civico, quando sono stato chiamato a risanare situazioni davvero spinose e difficili. Ho preso decisioni non facili, guardando mai al domani e men che meno alla sicurezza della mia posizione personale, ma a ciò che andava fatto per garantire una prospettiva futura più ampia all’ente o all’azienda di cui mi stavo occupando.
Ecco questo vorrei ribadirlo: sono pronto a mettermi a disposizione di Alba, senza trattenere per me alcun compenso, come ho mai fatto in passato, negli incarichi pubblici. E da subito mi metterò al lavoro selezionando una squadra di assessori capaci, individuati in base alle loro competenze professionali, ai quali vorrei affiancare almeno un consigliere a supporto, come già avviene in alcune grandi città, sia per valorizzare le figure dei consiglieri comunali sia per rendere più rapido ed efficace il flusso di informazioni e attività.
- Recentemente è stato punzecchiato sul tema dell’acqua, vuole chiarire la sua posizione in merito?
Certamente. È stata presa una decisione a livello provinciale, è stato presentato un ricorso, probabilmente l’8 maggio si esprimerà in merito il Tribunale superiore per le acque pubbliche. Premesso che l’acqua è e deve essere di proprietà pubblica, se sarò eletto sindaco non potrò e non vorrò fare altro che rimettermi alle decisioni degli organi superiori.
In ogni caso, nell’interesse dei cittadini il mio impegno sarà: 1) assicurare i posti di lavoro degli addetti albesi al servizio; 2) verificare che il servizio abbia una qualità almeno equivalente a quella dell’attuale gestione e 3) verificare che le tariffe del servizio non si incrementino.

- Olindo Cervella, manca meno di un mese alle elezioni. Qual è la sua visione di Alba?
Mesi fa quando la coalizione ha accettato la mia disponibilità, dissi che il mio intento era quello di mettermi a servizio della città. Alba mi ha offerto opportunità, quando vi arrivai, a 11 anni, che era appena morto mio papà. Oggi voglio mettere la mia esperienza a servizio della città, affinché la società albese tutta abbia opportunità nuove, impegnandomi affinché nessuna istanza resti inascoltata, affinché nessuno resti indietro. Mi permetta di citare il grande Alcide De Gasperi: “Solo se uniti, saremo forti”.
Ecco io credo che Alba meriti di essere proiettata nel futuro e verso relazioni sempre più internazionali, ma la sua società debba mantenersi unita, la coesione sociale vada protetta, come anche la dimensione di vivibilità che ha oggi, rinforzando tutte le iniziative che permetteranno a vecchi e nuovi albesi di conoscersi e tessere relazioni. Vorrei che Alba garantisse ai suoi cittadini una miglior sicurezza sociale. In che modo? Credo si debba progettare e investire per far sì che ognuno possa trovare ad Alba un luogo in cui essere sicuro di poter avere una casa, un lavoro, delle cure adeguate e una formazione scolastica qualificante. E un territorio che sappia reagire alle emergenze (ambientali, climatiche ed economiche). Ritengo infatti che un miglior benessere sociale sia la condizione base per garantire anche l’ordine pubblico.
Sono fermamente convinto che se una persona sente di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità e sviluppare i propri interessi, non è spinta a delinquere, se una persona sta bene nel luogo in cui vive cerca di proteggerlo, se ne prende cura. Investire in questo senso migliorerà la vita di tutti.


- Quindi, se sarà eletto sindaco, punterà su interventi tesi a garantire il benessere sociale diffuso…ma quali sono le sue prospettive?
Vorrei citare ancora De Gasperi, che per me è un modello importante, ma, non vorrei sembrare presuntuoso, quindi mi permetta di parafrasarlo: Il politico guarda alle prossime elezioni, l’amministratore alle generazioni future. Io mi sento un amministratore. Lo sono stato nel lavoro e nell’impegno civico, quando sono stato chiamato a risanare situazioni davvero spinose e difficili. Ho preso decisioni non facili, guardando mai al domani e men che meno alla sicurezza della mia posizione personale, ma a ciò che andava fatto per garantire una prospettiva futura più ampia all’ente o all’azienda di cui mi stavo occupando.
Ecco questo vorrei ribadirlo: sono pronto a mettermi a disposizione di Alba, senza trattenere per me alcun compenso, come ho mai fatto in passato, negli incarichi pubblici. E da subito mi metterò al lavoro selezionando una squadra di assessori capaci, individuati in base alle loro competenze professionali, ai quali vorrei affiancare almeno un consigliere a supporto, come già avviene in alcune grandi città, sia per valorizzare le figure dei consiglieri comunali sia per rendere più rapido ed efficace il flusso di informazioni e attività.


- Recentemente è stato punzecchiato sul tema dell’acqua, vuole chiarire la sua posizione in merito?
Certamente. È stata presa una decisione a livello provinciale, è stato presentato un ricorso, probabilmente l’8 maggio si esprimerà in merito il Tribunale superiore per le acque pubbliche. Premesso che l’acqua è e deve essere di proprietà pubblica, se sarò eletto sindaco non potrò e non vorrò fare altro che rimettermi alle decisioni degli organi superiori.
In ogni caso, nell’interesse dei cittadini il mio impegno sarà: 1) assicurare i posti di lavoro degli addetti albesi al servizio; 2) verificare che il servizio abbia una qualità almeno equivalente a quella dell’attuale gestione e 3) verificare che le tariffe del servizio non si incrementino.